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I 5 POSTI PIÙ BELLI PER FARE TREKKING SUL LAGO DI COMO

Come ormai ben sapete, il nostro territorio regala scenari a dir poco magnifici. Proprio per questo motivo dovreste sfruttare queste vacanze (o i weekend nel mese di Agosto) alla scoperta delle nostre montagne e dei loro percorsi da trekking che vi permetteranno di conoscere il lago e i suoi dintorni da una prospettiva diversa, magica.


MONTE CROCIONE

Il Monte Crocione, con i suoi 1.641 metri, si erge di fronte alla penisola di Bellagio. Dalla vetta si può godere di una vista panoramica eccezionale sul lago, con Bellagio in primo piano e la sua divisione nei due celebri rami. Il panorama si amplia anche su tutte le vette circostanti, in particolare con uno sguardo sul gruppo delle Grigne.

vetta del monte crocione con in primo piano la croce e sullo sfondo il paesaggio del lago di como e montagne
Monte Crocione

Se si parte dalla località Croce sopra Menaggio, si affronterà un trekking più lungo e impegnativo, ma sicuramente più appagante e meno frequentato. Questo percorso vi permetterà di scoprire uno dei migliori punti panoramici sul lago di Como.


Preparatevi però, perché questo è anche uno dei percorsi più lunghi: tenete conto circa 6 ore tra andata e ritorno.




LAGO DARENGO

Il lago Darengo è un incantevole lago alpino con acque cristalline, incastonato tra massicci di granito e creste frastagliate. La valle circostante, dalla bellezza selvaggia, è solcata dal profilo di alcune cascate e circondata da meravigliose foreste. Il lago si trova in cima alla valle omonima, ai piedi del Pizzo della Gratella, del Pizzo Campanile, del Sasso Bodengo e del Pizzo San Pio.

Lago darengo con acqua cristallina e sfondo sulle montagne circostanti
Lago Darengo

Il vostro itinerario avrà inizio da Dangri: prima del Crotto, svoltate a destra e attraversate il caratteristico ponte. Successivamente, salite lungo la ripida mulattiera che conduce a Baggio. Lungo il percorso, vi imbatterete nel Santuario di Sant'Anna e, continuando a salire, raggiungerete i pascoli di Baggio (970 m).

Da qui, proseguirete lungo un sentiero più stretto che si addentra nella valle, fino a raggiungere le baite di Borgo (1055 m). Proseguendo lungo il torrente Darengo, arriverete al Rifugio Pianezza (1252 m). Successivamente, raggiungerete l'Alpe Darengo e attraverserete un tratto scoperto e roccioso, abbastanza ripido, che vi condurrà al Rifugio Avert Darengo (1774 m). Dopo pochi passi, arriverete al Lago Darengo e alla Capanna Como (1790 m). Posso assicurarvi che il suggestivo fascino del paesaggio vi farà dimenticare la fatica e la lunghezza del tratto percorso. Questo itinerario è percorribile in 3-4 ore.


MONTE LEGNONE

Il Monte Legnone, con un'altitudine di 2.609 metri, è una delle cime più alte delle Alpi Orobie. La sua maestosa vetta offre una vista panoramica spettacolare sulla regione circostante, compresi i laghi e le valli circostanti. La montagna è circondata da paesaggi mozzafiato, con pendii rocciosi, prati alpini e boschi.

Monte Legnone dalla cima con in primo piano uno stambecco e sfondo sul paesaggio del lago di como e alpi
Monte Legnone

Dall'incantevole Rifugio Roccoli Lorla (1463 m) prendete il sentiero alle sue spalle che vi condurrà verso il Monte Legnone. Dopo un breve tratto, al termine di una discesa, seguite le indicazioni per Agrogno e continuate lungo il sentiero che si inerpica attraverso un bosco di larici.

Vicino a una prima baita, il sentiero diventa più pianeggiante e vi porta all'Alpe Agrogno (1644 m). Dopo alcuni tratti ancora piani, il percorso diventa più ripido fino ad arrivare al valico noto come Porta del Merli (2129 m).

Superato il bivacco, il sentiero diventa impegnativo e risale tra le rocce con maggiore pendenza. Infine, raggiungerete la grande croce situata sulla vetta (2609 m), da cui si può ammirare gran parte dell'arco alpino, dal Monviso all'Ortles, passando per la spettacolare Disgrazia, le vette della Val Masino e la Valle del Mera, oltre al meraviglioso Lago di Como.


Anche questo percorso, data la difficoltà, vi porterà via un po’ di tempo: calcolate poco più di 6 ore tra andata e ritorno.


PIZZO DI GINO

Il Pizzo di Gino, chiamato anche Menone è una montagna delle Alpi alta 2 245 m s.l.m., la più alta delle Prealpi Luganesi. Si trova non lontano dalla sponda occidentale del Lago di Como, tra la Valle Albano e la val Cavargna. Il nostro punto di partenza è il Passo Giovo, in località Garzena.

cima del pizzo di gino con croce in primo piano e sfondo sul paesaggio del lago e montagne
Pizzo di Gino

Il primo tratto del percorso è piuttosto agevole e si svolge lungo un sentiero di facile percorrenza. Dopo circa un'ora di cammino, il sentiero si divide in due: a destra si dirige verso la Bocchetta di Sommafiume, mentre a sinistra si va verso il Rifugio Sommafiume e il Pizzo di Gino. Svoltando a sinistra, si prosegue in salita lungo un sentiero stretto che porta, in circa un'ora, alla Bocchetta di Senavecchia (1995 m). Al bivio per il rifugio Croce di Campo, il sentiero diventa più impegnativo, con alcuni passaggi esposti e tratti che richiedono l'uso delle mani. Dopo circa 150 metri, si arriva a un altro bivio che offre due opzioni per il tratto finale di salita al Pizzo di Gino. Proseguendo lungo la traccia (contrassegnata da punti rossi) sulla destra, si aggira il versante nord-occidentale del Pizzo e si raggiungono i pascoli che caratterizzano i pendii meridionali. Da qui, la salita alla vetta diventa ripida e faticosa, ma graduale e più agevole.

Invece, prendendo a sinistra, si affronta la via diretta per il Pizzo di Gino, che è più breve ma molto impegnativa, con tratti esposti e alcuni passaggi che richiedono l'uso delle mani. Una volta raggiunto il Pizzo di Gino (2245 m), si può godere di uno spettacolare panorama sull'arco alpino, sul Lago di Como e sulle Prealpi lariane.

Tenete conto di circa 4 ore tra andata e ritorno.


PASSO SAN JORIO

Il Passo San Jorio è un valico di montagna situato nelle Alpi Lepontine, al confine tra l'Italia e la Svizzera. Si trova ad un'altitudine di circa 2.054 metri ed è una delle vie di comunicazione storiche tra l'Italia e la Svizzera, senza contare che offre un panorama spettacolare sulle montagne circostanti e sulla Val d'Intelvi.

Il Passo San Jorio è anche un luogo di interesse storico e culturale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu un importante punto di attraversamento per la resistenza partigiana e fu teatro di scontri tra le forze italiane e tedesche. Oggi, ci sono ancora tracce di questo periodo storico, come i bunker e i sentieri della memoria.

Passo San Jorio vista sul percorso e prati verdi
Passo San Jorio

Il nostro percorso ha inizio da Brenzeglio, dove si trova una fontana e le indicazioni per il Rifugio San Jorio. Si prosegue con l'ascesa sulle pendici erbose del Monte Cortafon, sul lato destro della Valle Dongana, fino a raggiungere i Monti di Ciaccio (1020 m) e successivamente le case di Piazza Cavada (1175 m). Da qui, il percorso diventa più ripido e, attraverso una lunga serie di tornanti, si arriva al Dosso di Brento (1435 m). Sulla sommità del dosso, leggermente in salita, si trova l'Alpe di Brento (1461 m). Superata l'alpe, si prosegue lungo un sentiero con una pendenza regolare che conduce al Rifugio Il Giovo (1714 m, attualmente chiuso). Lasciando il rifugio sulla destra, si prende la strada che alterna tratti sterrati ad altri pavimentati. Attraversando diversi ruscelli e un paio di tornanti finali, dopo circa 50 minuti di cammino dal Rifugio Il Giovo si arriva al Rifugio San Jorio (1980 m), un tempo caserma della Guardia di Finanza. Si prosegue lungo il ripido sentiero sterrato che, dopo pochi passi, porta al Passo San Jorio.

Dal valico si può godere di un panorama meraviglioso che spazia dall'Alto Lario alla Valtellina, al Lago Maggiore, alle Alpi Svizzere, al Monte Rosa e al Cervino.

Poco distante dal passo sorge la Chiesetta di San Jorio (2040 m), dedicata all'eremita. Anche per quest’ultimo itinerario, tenete conto di 4 ore tra andata e ritorno.


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